Mirabili, quel filo sottile che unisce arte e quotidianità

Sabato, 5 Dicembre, 2015 - 17:30 - Mercoledì, 6 Gennaio, 2016 - 20:19
Mirabili, quel filo sottile che unisce arte e quotidianità

 

opere di Antonio Matticoli
a cura di Antonella Farsetti

 

La mostra Mirabili rappresenta il quarto incontro da quando, nel maggio 2015, l’amministrazione comunale in accordo con il Capitolo della Cattedrale e l’associazione Culturale “Divetro” hanno riaperto al pubblico lo Spazio della Vetrata in via Giovanni Buitoni 9.
L’intento, come già detto, è quello di rendere lo spazio un luogo vivente, un luogo di interscambio, vivo e prolifico.
Nel mese di maggio la mostra con gli elaborati in vetro dei bambini della scuola Maestre Pie di Sansepolcro, nel mese di ottobre “ Conversazioni” , incontro conferenza con gli eredi dello storico laboratorio Moretti Caselli di Perugia che realizzò, dietro donazione dell’ing. Luigi Fatti di Sansepolcro, la splendida riproduzione in vetro del Cenacolo di Leonardo esposta all’interno dello Spazio della Vetrata.
Il 14 novembre la visita della Pro Loco di Sansepolcro all’interno del progetto  “A caccia di tesori”, occasione per molti di conoscere lo Spazio e le tecniche di un’arte antica  fino agli sconfinamenti sul vetro nella contemporaneità.
All’interno dello Spazio Bernardini Fatti, è custodita  una splendida vetrata attribuita alla bottega di William Morris,  aderente al movimento Ars and Crafts, movimento che come lo stile Lyberty ,l’ Art Nouveau e il Jugendstil, dietro la lezione del Bauhaus, si fece promotore del concetto di arte applicata.
Le botteghe divennero laboratori di pensiero e creazione per una nuova arte, libera e sempre più quotidiana.
A questo proposito il quarto incontro di quest’anno:  Antonio Matticoli, artista e docente dell’allora Istituto d’Arte di Sansepolcro, oggi Liceo Artistico,  propone un viaggio all’interno della materia attraverso il “fare”.
Dopo un’esperienza di laboratorio sul vetro con Antonella Farsetti  utilizza gli elementi realizzati come parti  di sculture fantastiche in vetro e bronzo con esiti estetici sorprendenti.
Le stesse opere d’arte diventano guida per la realizzazione di gioielli a esse correlate, sculture da indossare, esempi di un’arte sognante e poetica che riesce a corrispondere agli ideali di necessità.
Lo Spazio Bernardini Fatti intende tenere vivo il percorso didattico intorno alla lavorazione del vetro, dall’antica pittura a fuoco alle tecniche contemporanee e la mostra di Matticoli si colloca perfettamente entro questo ambito.
Le opere che Matticoli presenta sembrano derivare dall’ideologia estetica dell’anglosassone Arts and Crafts e dalla poetica dell’Art Nouveau, dal desiderio di realizzare gioielli artisticamente validi in cui la spontaneità d’ispirazione diventa più importante dei materiali utilizzati.
Le sculture e i gioielli che presentiamo saranno affiancati dalle cere pronte per la microfusione e da didascalie tecniche per un percorso artistico artigianale a misura di bottega rinascimentale.
Quello che vogliamo fare nostro con questa mostra, è il pensiero del movimento inglese che si levava a difesa dell’artigianato come salvaguardia della qualità estetica degli oggetti d’uso e quanto mai attuale è l’obbiettivo utopistico sostenuto dagli stessi artisti per i quali la società si poteva rinnovare attraverso l’artigianato e l’uomo avrebbe raggiunto il più alto grado morale circondandosi di Bellezza.



                                                                                                        Antonella Farsetti